Dey Drol: un luogo per nascere, un futuro da proteggere

Storie dal reparto maternità che dona un futuro alle famiglie tibetane

La popolazione tibetana, che da decenni non può vivere nel Tibet occupato dalla Cina, è in gran parte rifugiata in India. È in questo Paese che sorgono le più grandi comunità di tibetani e tibetane in esilio, tra cui la popolosa comunità di Bylakuppe, nel sud dell’India. Proprio grazie all’esistenza di questi insediamenti, la cultura tibetana riesce a sopravvivere e a mantenere vivi i preziosi valori che custodisce, primo tra tutti quello della compassione.

È nell’area di Bylakuppe che sorge lo Tsojhe Khangsar Charity Hospital, costruito grazie alla generosità di tanti donatori, tra cui l’Unione Buddhista Italiana. Questo è un luogo di cura e professionalità, che fornisce assistenza sanitaria non solo alla comunità tibetana locale ma anche alle persone indiane che ne fanno richiesta. Alcuni servizi dell’ospedale sono forniti gratuitamente e gli altri a prezzi calmierati: questo garantisce che ogni anno centinaia di persone povere e fragili ricevano cure altrimenti inaccessibili. Questo ospedale è un vero e proprio punto di riferimento per chi vive qui, un luogo in cui tutti sono accolti e aiutati.

Una visita ambulatoriale
La farmacia dell’ospedale

All’interno dell’ospedale si trova Dey Drol, un piccolo reparto maternità il cui nome tibetano si traduce in “luogo di alleviamento della sofferenza”. Qui vengono prese in cura le madri e i loro bambini durante tutte le fasi della gravidanza e della nascita, fino al compimento di 2 anni di età dei piccoli. Tra i professionisti che operano in questa struttura c’è Tenzin Choeden, ostetrica e infermiera, nata e cresciuta proprio a Bylakuppe. Dopo aver completato la formazione infermieristica a Bangalore, Tenzin è tornata alla sua comunità con un unico obiettivo: migliorare le condizioni di salute delle donne tibetane in gravidanza.

Le abbiamo chiesto di raccontarci il suo lavoro e le sfide quotidiane che affronta.

Tenzin Choeden, ostetrica e infermiera a Dey Drol

Qual è la tua routine quotidiana qui allo Tsojhe Hospital?

Per noi infermiere, il turno di giorno inizia alle 9 del mattino e termina alle 17. Nell’ambulatorio generale ci occupiamo di visitare i pazienti, curare ferite semplici e somministrare trattamenti prescritti dai medici, come iniezioni o flebo. La sera, il turno è affidato a due infermiere che gestiscono le emergenze notturne, come incidenti stradali e febbri improvvise.

Nel reparto maternità Dey Drol la routine si adatta di volta in volta alle esigenze delle pazienti che abbiamo in cura. Riceviamo chi ha bisogno di una semplice visita o di un consiglio medico nella Examination Room. Qui eseguiamo anche tutti i controlli di routine per la salute della madre e del nascituro, come l’esame del battito fetale e della pressione sanguigna. In reparto possiamo ospitare fino a tre pazienti che abbiano bisogno di essere seguite da vicino, per il parto o per altre condizioni da monitorare. Infine, c’è la nostra piccola ma essenziale sala parto: dove accade il miracolo della vita.

Perché hai scelto di lavorare nel reparto maternità Dey Drol?

Sono nata qui, a Bylakuppe, e fin da piccola ho desiderato aiutare le mia comunità. Ho deciso di specializzarmi in ostetricia perché purtroppo in questa zona mancava un ospedale che prendesse in carico i parti, e questo causava molti problemi. Infatti, per partorire le donne dovevano fare due ore di tragitto su strade accidentate: davvero molto rischioso. Negli anni, abbiamo perso sia mamme che bambini a causa di questo problema, e ancora oggi dobbiamo correre questo rischio quando abbiamo parti con complicazioni, che dobbiamo per forza trasferire a ospedali piú grandi.

Io volevo aiutare le donne della mia comunità, offrendo loro la possibilità di partorire e di ricevere le cure necessarie direttamente qui. Sono felice di dire che oggi Dey Drol fa nascere una trentina di bambini all’anno, e accoglie decine di pazienti fornendo loro anche le cure pre- e post-natali.

C’è una storia speciale che ricordi con emozione?

Una volta abbiamo dovuto gestire un parto in ambulanza, a metà strada verso l’ospedale. La madre aveva iniziato il travaglio qui a Dey Drol, ma il parto era complicato. Non volevamo rischiare, così l’abbiamo caricata in ambulanza e siamo partiti di corsa verso un ospedale più grande. Durante il tragitto, però, sono iniziate le contrazioni e allora abbiamo dovuto accostare. Grazie al nostro kit per il parto sempre pronto, siamo riusciti ad assistere la madre e a far nascere in sicurezza il suo piccolo… anzi, piccola! Una splendida bambina, in perfetta salute. È stato un giorno davvero emozionante.

Come descriveresti l’impatto del tuo lavoro sulla comunità?

Aiutare le donne a vivere la gravidanza in salute e sicurezza è fondamentale, per loro stesse, per le loro famiglie e per l’intera comunità tibetana. Qui a Dey Drol facciamo anche sensibilizzazione ed educazione su temi importanti come le malattie sessualmente trasmissibili, l’alimentazione, l’allattamento e la pianificazione familiare. Contribuiamo così al benessere a lungo termine delle famiglie tibetane della nostra comunità.

Grazie al lavoro di Tenzin e del suo team, Tsojhe Khangsar Charity Hospital e Dey Drol sono un luogo di cura, ma sono anche molto di più. Sono un simbolo di resilienza e speranza per un popolo che continua a mantenere vivi i propri valori, anche in esilio.


Desideri aiutare il reparto maternità di Dey Drol e la comunità tibetana? Puoi farlo subito con una donazione QUI.
Ogni gesto, anche il più piccolo, è importante.